… qualcosa su di me…
A cura di un caro amico
Lo chef Stefano Intraligi, allievo del grande maestro 3 Stelle Michelin Heinz Beck,
apre la sua cucina a tutti gli appassionati, nel meraviglioso mondo di Etienne Roma.
Il suo nuovo progetto è quello di portare l’alta cucina direttamente in sala, per rendere partecipi del piatto stesso i suoi ospiti.
Da oggi parte il progetto culinario più ambizioso e divertente a mio parere mai pensato,
che Stefano ha pensato bene di chiamare: Il Luna Park enogastronomico.
A cura di Federica Giannone
Stefano Intraligi, romano e romanista doc nasce in un
ridente quartiere della capitale 37 anni fa e fin da subito
mette in subbuglio la vita tranquilla di mamma Isabella e
papà Gabriele. Ma è la nonna la prima a beneficiare dell’aiuto
del piccolo Stefano in cucina, perché il nostro chef inizia
fin da piccolissimo ad impastare, sminuzzare e pasticciare
immerso, con nonna Iside e zia Nanna, nella preparazione
di pranzi e cene per tutta la famiglia. Inizialmente i suoi
erano compiti da aiuto cuoco, a lui toccavano quelle incombenze
che le cuoche di casa non amavano particolarmente e
come un bravo garzone di bottega, pur di restare fra i fornelli,
si prestava alla pelatura delle patate, alla pulizia delle verdure,
al lavaggio delle pentole… ma, nel frattempo, in quel
ragazzino iniziava a farsi strada un piccolo cuoco, che rubava
a destra e a manca ricette e consigli preziosi dagli esperti di famiglia.
Ma se la nonna è stata la sua prima maestra di cucina pratica,
colei che le ha trasmesso le migliori ricette della cucina
tradizionale italiana e romana, il nonno si può dire sia stato
il suo primo insegnante di teoria. Perché chef Stefano è quello che
potrebbe essere definito un “nipote d’arte” in
quanto suo nonno antonio è stato nientepopodimenoché
uno degli chef della Casa reale, quando i Savoia risiedevano
ancora in Italia, oltre che capo chef del prestigioso ristorante Aragno in Piazza Venezia.
Probabilmente è proprio per
questo che Stefano ama riproporre nei suoi corsi un’antica
ricetta proprio dei savoiardi fatti a mano che regalano al suo
tiramisù un gusto inconfondibile. In tutti i modi le ricette di
Nonno antonio sono stati i primi libri di teoria da cui
Stefano ha estrapolato molte delle ricette, rimodernandole e
personalizzandole per i suoi corsi di cucina.
In seguito alla sua formazione hanno contribuito manuali blasonati
e testi di celebri colleghi, anche internazionali
come El Bulli 1998-2002 dell’eclettico chef spagnolo Ferran
adrià che per la personalità, il carisma ed il percorso professionale
ricorda un po’ il nostro Stefano, ingegnere per caso
e chef per passione.
Perché il nostro cuoco nella vita non ha militato sempre
fra i fornelli in mezzo ai deliziosi piatti preparati con nonna
Iside e mamma Isabella; Stefano ha sempre avuto tanti altri
interessi, che l’hanno portato su strade differenti fra loro ed
hanno arricchito la sua vita di esperienze importanti, portandolo a prendere
negli ultimi anni decisioni fondamentali per la sua vita professionale e per quella privata.
Ma quali sono questi percorsi diversi? Primo fra tutti
quello che l’ha portato a conseguire una laurea in Ingegneria
Elettronica alla Sapienza. Certamente non un corso di studi
fra i più semplici, ma Stefano non si può dire che manchi in
caparbietà. Però mentre la sua testa era impegnata fra formule e campi elettromagnetici,
il suo cuore volava oltre l’ostacolo, continuando a studiare e documentarsi in campo culinario.
Fra un esame e l’altro, organizzava banchetti per
parenti ed amici, finché qualcuno di loro non iniziò a chiedergli di cucinare per lui durante una cena
importante o per un evento particolare.
Fu così che iniziò a lavorare come chef a domicilio e ben
presto si ritrovò ad un bivio: fare il cuoco o l’ingegnere?
allora lui scelse di fare il tassista.
andare a lavorare ogni giorno in ufficio con giacca e cravatta non faceva per lui,
però il lavoro da cuoco in quel momento dava da mangiare agli altri ma non a lui, perciò
decise di sostituire il padre tassista in alcuni turni.
E, per non farsi mancare nulla, continuò ad organizzare eventi in
discoteche e locali romani come faceva fin dai tempi dell’università.
Ma nel suo futuro Stefano continuava ad immaginarsi
con un cappello da chef in testa e gli altri lavori erano solo
dei mezzi che gli consentivano di racimolare quel gruzzoletto
che nel 2014 gli permette di aprire, finalmente, la sua
prima Scuola di Cucina amatoriale, in società con alcuni
amici appassionati della stessa materia. Dopo estenuanti
ricerche trova un piccolo locale in una bella zona residenziale di roma e
lo attrezza con tutto quello che può servire in
una cucina professionale.
La sede è piuttosto piccola ma Stefano volge questa caratteristica a suo favore,
perché la sua “bomboniera” gli permette di ricevere
pochi alunni per corso e questo gli consente di seguire passo dopo passo
i suoi studenti che in quella
cucina iniziano a sentirsi a casa. Le sue lezioni per “pochi
intimi” che insegnano i trucchi del mestiere, fanno divertire
ed appassionare, diventano sempre più apprezzate e chi ha
partecipato inizia a spargere la voce.
La passione di Stefano e dei suoi collaboratori, i suoi corsi
istruttivi ma allo stesso tempo allegri, l’atmosfera rilassata
quasi casalinga, contagiano presto tutti gli allievi tanto che,
dopo meno di un anno, i corsi iniziano ad essere troppo
affollati per una “sede bomboniera”. La decisione di cercare
un’altra location più capiente diventa inevitabile. Così nasce
la Scuola di Via Sciré, ormai la più utilizzata perché la
capienza della sede di Via Pisa, non consente di ospitare la
maggior parte dei corsi che ormai contano numerosi iscritti.
Dopo circa un anno e mezzo dall’apertura della prima
scuola, dalle due sedi sono passate centinaia di appassionati
di cucina che grazie a Stefano ed ai suoi collaboratori
hanno imparato tante ricette e segreti dell’arte culinaria,
divertendosi e stringendo amicizie e collaborazioni.
Qualcuno di loro alla prima lezione non sapeva neanche
accendere il forno mentre ora cucina come uno chef provetto e questo
riempie d’orgoglio il nostro chef Stefano perché,
se l’allievo supera il maestro, la realtà ha superato di gran
lunga l’immaginazione.
Ma la fantasia di Stefano non si ferma mai e passa dai
suoi piatti ai suoi progetti professionali, che sono tanti e
sempre in continuo movimento perché per un amante del
surf come lui, nessuna onda è mai abbastanza alta.
A cura di Stefano Intraligi
Come diceva un grande Chef in un cartone animato famosissimo, anche io penso che tutti possano cucinare.
L’unica cosa che conta è la passione e l’amore per quello che si fa.
Vi aspetto con molta gioia nel mio luna park enogastronomico, Etienne Roma,
per vivere un’esperienza culinaria unica ed irripetibile.